Cervelli in fuga - Brains on the Run: recensione
Il libro Cervelli in fuga-Brains on the Run, a cura dell'ADI, l'Associazione Dottorandi e Dottori di ricerca italiana, è un testo che affronta un problema molto serio e ancora attuale.
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Com'è nato
Questo libro tratta di un problema molto serio che affligge l'Italia da tanti anni, ovvero la fuga di tanti giovani ricercatori italiani all'estero. Infatti il sottotitolo è: 'Storie di menti italiane fuggite all'estero'.
Inizialmente si trattava di una raccolta di testimonianze dei ricercatori italiani all'estero, ma nel maggio 2001 è diventato un libro grazie al grande interesse suscitato.
Il grosso problema della fuga di cervelli è dovuto al fatto che i giovani ricercatori più in gamba, trovano facilmente lavoro presso le Università e i centri di ricerca stranieri con ottime prospettive future, sono ben tutelati e hanno buone retribuzioni. Tutte cose che in Italia sono improponibili.
Ovviamente questo tipo di problema crea un rallentamento nello sviluppo culturale, economico e tecnologico del paese stesso.
Problemi correlati
Alla base di questo fenomeno negativo c'è un disinvestimento economico che non favorisce in nessun modo l'impresa e che provoca un impoverimento continuo alla nostra ricerca e a tutto quello che è collegato a essa.
Si tratta di una vera e propria segnalazione di una grossa carenza da parte del sistema Universitario e di Ricerca italiano. Infatti le testimonianze dimostrano che, anche i vari tentativi da parte di questi ricercatori di tornare in patria, sono stati ogni volta bloccati sul nascere.
Ormai è un dato ampiamente acquisito che i meriti e le capacità personali, in Italia non sono riconosciuti, ma cadono nel nulla, provocando profonda insoddisfazione e nessuno stimolo all'attività.
Il libro è stato ampiamente pubblicizzato, non solo sulla rete, ma anche da importanti canali di comunicazione: Il Corriere della Sera, il Tg5 e Radio Rai che hanno voluto contribuire alla critica nei confronti del nostro sistema organizzativo nel campo della ricerca.
Un esempio tra i tanti: Enrico Rejc fa parte di un team in America che è riuscito a far camminare di nuovo un paraplegico bloccato su una sedia a rotelle da cinque anni. Ebbene questo scienziato in Italia è un disoccupato.
E questo è solo uno dei tantissimi casi.
Non dimentichiamoci quindi di questo grosso problema, perché la sua risoluzione potrebbe fornire all'Italia le basi per una ripresa economica futura.