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Resistenza II guerra mondiale, storia ed eventi più importanti

L'elemento fondante della democrazia italiana.

Gli elementi principali della Resistenza Italiana

La Resistenza italiana è l'espressione con cui si identifica comunemente il fenomeno di contrapposizione militare e politica alle forze del nazifascismo, maturata in seno ai movimenti politici esclusi dal regime fascista ma ancora clandestinamente attivi, nel periodo storico che, convenzionalmente, va dal 1943 (anno dell'armistizio italiano con le forze alleate) al 1945 (anno della liberazione del paese e instaurazione dell'ordinamento liberal-democratico), ovvero durante le fasi conclusive della seconda guerra mondiale.
La Resistenza, che contribuì notevolmente ad affrettare la fine del conflitto in Italia e che costituì il fondamentale perno ideologico e politico su cui si fonda la Costituzione repubblicana, si affermò soprattutto attraverso il movimento partigiano, gruppo politico-militare composto interamente da volontari con l'obiettivo di effettuare sia azioni militari, a danno degli eserciti regolari nazisti e fascisti, sia di solidarietà, a favore della popolazione oppressa dal regime autoritario e stremata dalla guerra.
Fu anche il primo laboratorio politico popolare operante sul territorio in cui si svilupparono le idee del nuovo Stato che doveva nascere sulle ceneri del fascismo: l'esperienza partigiana vide la rinascita dei valori della solidarietà popolare, della partecipazione democratica, dell'eguaglianza di diritti e di sessi (anche le donne ebbero un ruolo importantissimo).
Le formazioni politiche che diedero vita al CLN (Comitato di Liberazione Nazionale), fulcro centrale della Resistenza e con funzioni di direttorio sulle organizzazioni partigiane sparse sul territorio nazionale, erano quelle del partito comunista, della democrazia cristiana, del partito socialista, del partito d'azione, del partito liberale e del partito demolaburista; il partito repubblicano e i movimenti anarchici, pur non partecipando formalmente al CLN, diedero comunque il loro contributo alla Resistenza.

Cronologia degli eventi

8 settembre 1943: dopo l'armistizio firmato da Vittorio Emanuele III con gli Stati Uniti, la Germania invade l'Italia; due settimane dopo verrà instaurata, a nord, la Repubblica di Salò, mentre a sud avanzano le forze alleate. Intere divisioni dell'esercito italiano, stanziate su tutti i fronti di guerra, rimangono prive di ordini e alti ufficiali. È il caos.
9 settembre 1943: viene formato il CLN. Molti soldati e semplici civili si uniscono alle forze della Resistenza. Scoppia la guerra civile. I partigiani si organizzano in tutta la nazione.
24 marzo 1944: i partigiani attaccano un reparto di soldati tedeschi in via Rasella, a Roma; per rappresaglia, i nazisti compiono "l'eccidio delle Fosse Ardeatine";
aprile 1944: "svolta di Salerno"; Palmiro Togliatti propone alle forze antifasciste di cooperare con il governo del maresciallo Badoglio creando un governo di unità nazionale per contrastare più efficacemente la Germania.
7 dicembre 1944: I protocolli di Roma riconoscono il CLN come unico rappresentante della Resistenza ma non come governo ufficiale;
25 aprile 1945: Liberazione dell'Italia da parte degli Alleati.

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