Lancia Flavia: tutte le versioni di un mito italiano
Lancia Flavia, ideata dalla nota casa automobilistica torinese, nacque nel 1960 e venne prodotta fino al 1970. Nell'arco di dieci anni, è stata rivista più volte in diverse versioni: vediamo quindi le origini e gli sviluppi di quest'auto che ha fatto storia.
Lancia Flavia: nascita e caratteristiche tecniche
Dopo essere stata presentata al Salone dell'Automobile di Torino, nel 1960, la Flavia versione berlina, il cui progetto era dell'ingeniere Antonio Fessia, entrò in produzione rappresentando una grande novità sia dal punto di vista estetico (carrozzeria), che tecnico (motore).
Per quanto riguarda la carrozzeria, infatti, questa aveva una linea poco convenzionale, con grandi superfici composte da vetrate ed i sedili imbottiti erano in grado di ospitare fino a 6 persone; numerosi anche i dettagli che la arricchivano: specchietto con portabollo, accendino incorporato nel posacenere, plafoniere automatiche e luci di sicurezza alle portiere.
Ma la vera novità era nel motore: a trazione anteriore, Lancia Flavia era dotata di un propulsore ancorato ad un telaio ribassato per ridurre le vibrazioni; l'impianto frenante, a doppio circuito idraulico, era formato da dischi su tutte e 4 le ruote.
La prima motorizzazione era di 1500cc e 78cv, ma fu prontamente aggiunta la 1800cc da 92cv e, nel 1965, fu inserito l'impianto di iniezione meccanica in grado di aumentare la potenza fino a 102cv.
Alla fine il motore viene portato a 2000cc da 115cv, potenza abbastanza alta per l'epoca.
Lancia Flavia: versioni
Nel 1967 la versione berlina della Flavia subì un primo restyling dal punto di vista del design, che tante critiche aveva suscitato inizialmente, che divenne più moderno e più simile alla Lancia Fulvia.
Nel 1970, infine, furono effettuate le ultime modifiche in campo estetico: la Flavia, infatti, fu rinominata 2000 (unica cilindrata che restò in listino) ed andò a sostituire la vecchia Flaminia.
Lancia Flavia non fu prodotta solo in versione berlina, ma anche Coupé, Sport e Convertible; la Coupé, di Pininfarina, ebbe grande successo per il suo design dallo stile tipicamente italiano (le motorizzazioni derivavano dalla berlina, ma con diverse potenze).
Flavia Sport fu realizzata da Zagato con il nome, infatti, di Flavia SportZagato, completamente in alluminio e dalla forma aerodinamica; la versione 1800 era in grado di toccare addirittura i 190km/h e per questo motivo fu anche utilizzata in gare su pista.
La versione Flavia Convertible, infine, fu ideata da Vignale e disegnata da Giovanni Michelotti; si trattava di una macchina cabriolet a 4 posti la cui linea derivava dalla versione berlina.