Saxo VTS: test drive
La prova su strada della Citroen Saxo VTS mette in evidenza le doti di versatilità di questa vettura. Dotata di una linea vivace e originale, sotto il cofano monta un motore da 205 chilometri all'ora, per una potenza massima erogata di 120 cavalli.
Caratteristiche
Andiamo alla scoperta delle caratteristiche più interessanti della Saxo VTS. Abbiamo a che fare con una vettura da mille e sei di cilindrata, sedici valvole, con una potenza massima di 120 cavalli e una velocità di punta di 205 chilometri orari. I consumi sono contenuti, con 15 chilometri percorsi con un litro nel ciclo misto, e undici chilometri in città. Dal punto di vista del design, questa Saxo si caratterizza per una linea molto originale, vivace e quasi sbarazzina. Le linee morbide e semplici, per altro, si rispecchiano anche nel cruscotto e negli interni. Per quel che riguarda il comportamento su strada, gli scatti da ferma e l’elasticità del propulsore possono essere individuati come i punti di forza di questa macchina, che tra l’altro gode anche di una eccellente ripresa a bassa velocità: si riesce senza problemi a partire in seconda (ma ciò non significa che si possa farlo senza problemi).
Aspetti positivi
- Il punto di forza di questa vettura va identificato, senza ombra di dubbio, nella sua capacità di destreggiarsi alla perfezione in città, tra parcheggi, traffico e vie strette, in virtù delle sue dimensioni esterne piuttosto compatte.
- Gli interni mettono in risalto una apprezzabile cura per il particolare, che caratterizza i materiali e gli assemblaggi, di fattura decisamente pregevole.
- L'aderenza al suolo non lascia spazio a lamentele, e anche in condizioni proibitive, con pioggia torrenziale, la tenuta di strada di questa versione della Saxo è più che positiva.
- Ottimo il lavoro svolto dall'impianto frenante, ben equilibrato e reattivo rispetto alle sollecitazioni di chi guida.
Aspetti negativi
- Per quel che riguarda gli aspetti meno positivi relativi a questa Saxo a 16 valvole, occorre precisare che lo spazio messo a disposizione di chi sta seduto dietro non è molto. Insomma, i passeggeri posteriori sono costretti a tenere le gambe piuttosto rannicchiate, se non vogliono sbatterle contro lo schienale dei sedili davanti.